Il nome “Scritti Politti” è un esempio di come l’arte e la politica possono confluire in modo insolito all’interno del mondo musicale. Il nome deriva da un gioco di parole che combina elementi della lingua italiana con riferimenti politici, riflettendo l’approccio intellettuale e sperimentale del frontman della band, Green Gartside.
- “Scritti” – Riferimento a Antonio Gramsci: Il termine “Scritti” deriva dal termine italiano “scritti politici,” che si traduce in “scritti politici” in italiano. Questa parte del nome si rifà direttamente alle opere di Antonio Gramsci, un influente teorico e politico marxista italiano del XX secolo. Gramsci è noto per i suoi scritti sul concetto di “egemonia culturale” e per le sue analisi sul ruolo della cultura nella formazione del potere. Questo richiamo riflette l’interesse degli Scritti Politti per l’analisi politica e culturale.
- “Politti” – Un Gioco di Parole: La parte “Politti” del nome sembra essere un gioco di parole, un’allusione a “politics” (politica) in inglese, inserita all’interno della parola italiana “politti.” Questa fusione tra lingue diverse evidenzia l’intenzione di creare un nome unico e ambivalente che trasmette il connubio tra elementi politici e musicali.
La combinazione di “Scritti” e “Politti” dà vita a un nome che suggerisce un’interessante fusione tra la sfera intellettuale, politica e artistica. Questo nome rappresenta la tendenza degli Scritti Politti a mescolare le sfere culturali e politiche all’interno della loro musica e delle loro liriche, creando una sorta di ponte tra il mondo accademico e quello musicale.
In definitiva, il nome “Scritti Politti” non solo attira l’attenzione, ma riflette anche l’approccio intellettuale e sperimentale del gruppo nei confronti della musica pop e delle questioni politiche e culturali.
Redazione Studio Officina