Nacque nel borough newyorkese di Staten Island in una famiglia di origine scozzese-messicana. Il padre era il fisico di origine messicana Albert Vinicio Baez. Il nonno di Joan, il reverendo Alberto Baez, lasciò la fede cattolica per diventare un pastore metodista e si trasferì negli Stati Uniti d'America quando Albert aveva solo due anni. Albert crebbe a Brooklyn dove il padre era pastore di una comunità ispanica.[2] Dopo aver rinunciato a una carriera ecclesiastica, il padre di Joan studiò matematica e fisica ed è stato co-inventore del microscopio a raggi X e autore dei testi di fisica più usati negli Usa.Nacque nel borough newyorkese di Staten Island in una famiglia di origine scozzese-messicana. Il padre era il fisico di origine messicana Albert Vinicio Baez. Il nonno di Joan, il reverendo Alberto Baez, lasciò la fede cattolica per diventare un pastore metodista e si trasferì negli Stati Uniti d'America quando Albert aveva solo due anni. Albert crebbe a Brooklyn dove il padre era pastore di una comunità ispanica.[2] Dopo aver rinunciato a una carriera ecclesiastica, il padre di Joan studiò matematica e fisica ed è stato co-inventore del microscopio a raggi X e autore dei testi di fisica più usati negli Usa.

Joan Chandos Baez, con la sua mistura unica di eredità scozzese e messicana, ha sempre rappresentato più di una semplice cantautrice. Il suo impegno nei diritti civili e nel pacifismo le ha guadagnato il titolo di “l’usignolo di Woodstock”, un simbolo di speranza e di resistenza sin dalla sua leggendaria esibizione al festival nel 1969.

Figlia di un fisico che ha rifiutato il lavoro nel “Progetto Manhattan” e poi convertitosi al quaccherismo, Joan ha assorbito gli ideali pacifisti e di giustizia sociale fin dalla giovane età. Le sue scelte di vita e la sua musica sono state una dichiarazione d’intenti: dalla protesta contro la guerra del Vietnam alla solidarietà con i movimenti per i diritti civili, la sua arte è stata sempre al servizio di una causa più grande.

La colonna sonora del film “Sacco e Vanzetti”, in cui collaborò con Ennio Morricone e dove cantò “Here’s to You”, è diventata un inno generazionale che trascende i confini e le epoche, proprio come la figura di Joan. E quando il suo talento si è unito a quello di altri grandi artisti, ha dato vita a interpretazioni che sono entrate nella storia della musica.

Nonostante le innumerevoli sfide, Joan Baez continua a ispirare con la sua musica e il suo attivismo, dimostrando che l’arte può davvero cambiare il mondo. Da Woodstock alle marce per la pace, dall’opposizione alla pena di morte all’appoggio ai diritti LGBTQ+, la sua voce è stata una costante chiamata all’azione, un inno alla speranza.

#JoanBaez, #Pacifismo, #DirittiCivili, #FolkLegend, #Woodstock, #SaccoEVanzetti, #HeresToYou, #MusicForJustice, #ActivistArtist, #VoiceOfPeace

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *